Museo archeologico nazionale e zona archeologica di Luni
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ORARI DI APERTURA | BIGLIETTO |
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€ 4 intero
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DOVE SIAMO | CONTATTI |
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Via Appia 9 19034 Luni SP |
drm-lig.museoluni@cultura.gov.it +39 0187 66811 |
COME ARRIVARE ACCESSIBILITà |
LA STORIA
Nel sito archeologico di Luni si possono visitare le vestigia dell’antica colonia romana di Portus Lunae, fondata nel 177 a.C. alla foce del fiume Magra dopo aspre battaglie contro i Liguri per la conquista del territorio. La città ebbe una vita lunghissima fino al XIII secolo quando la sua decadenza fu citata da Dante Alighieri nel XVI Canto del Paradiso.
L’importanza della colonia è dovuta alla presenza del marmo che oggi chiamiamo di Carrara ma in epoca romana era definito “lunense”. La prosperità di Luni, dovuta alla gestione diretta delle cave ed al commercio del marmo, si riconosce ancora oggi nelle antiche pavimentazioni delle domus, negli affreschi parietali e negli edifici pubblici e religiosi. La città di Luna, circondata da mura e prospiciente al mare, era organizzata in isolati rettangolari allungati e aveva un’ampia zona pubblica, il foro, nel quale si intersecavano cardo e decumano che ancora oggi sono parzialmente percorribili.
Sul foro si affacciava il Capitolium intitolato alla triade capitolina Giove, Giunone e Minerva; più a nord era invece ubicato il Grande Tempio, dedicato al culto della dea Luna, i cui frontoni (conservati al Museo Archeologico di Firenze) curiosamente non erano in marmo frequentemente usato a Luni, ma in terracotta. La vita della colonia romana grazie al commercio del marmo fu prospera e lunga sebbene un violento terremoto la distrusse parzialmente nel IV secolo d.C.; la città fu abbandonata solo in età medievale quando le piene del fiume Magra modificarono la piana spostando molto più avanti la linea di costa.
Il percorso di visita consente di ammirare, unitamente ai preziosi reperti esposti nelle sale del Museo, l’area archeologica e il foro con una sezione dedicata al Capitolium, il Grande Tempio, le numerose dimore private con mosaici e affreschi, la basilica cristiana ed i materiali recuperati nel corso delle ricerche esposti nei casali storici disseminati nella campagna.
SCOPRI IL MUSEO ARCHEOLOGICO DI LUNI
STAFF
Direttore | Antonella Traverso
Conservatore | Marcella Mancusi
I servizi di fruizione, accoglienza e vigilanza sono garantiti da
Guido Bologna
Donatella Bottari
Marina Foletti
Roberto Giustino
Gaetano Gragnano
Giuditta Kazantjis
Paola Peri
Melania Piricò
Emanuele Polidori
Chiara Rigacci
Sonia Massa Trucat
Eliana Valenti
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COME ARRIVARE | |
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In treno Da Genova. Prendere il treno destinazione Sarzana. All’uscita della stazione, girare a sinistra e costeggiare la stazione. Sulla destra troverete la stazione Bus. Prendere il bus direzione Luni Scavi – Via Falaschi (20 min.). Alla discesa dal bus, attraversare la strada e prendere Via Appia, percorrerla per circa 100 m. |
In auto Da maggio 2019 il Museo è raggiungibile anche direttamente dall’Autostrada A12 (senza uscire dall’autostrada) tramite due aree di sosta dedicate segnalate come “Antica Luni”, situate tra Sarzana e Carrara. Posteggiata l’auto nella piazzola di sosta e superato l’apposito passaggio di ingresso, l’Area archeologica è raggiungibile con una passeggiata di pochi minuti. È necessario di conservare il pass ricevuto al tornello per accedere al ritorno alla piazzola di sosta. Per informazioni è possibile contattare la Centrale operativa SALT 0584/909269 Dall’accesso in direzione sud – Livorno è possibile attraversare il tunnel con un video immersivo che ripercorre la storia dell’antica città di Luna. |
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In fase di aggiornamento. | |